Il comico Grillo, leader dei 5 Stelle, ha invitato i suoi iscritti a votare per uscire dal gruppo europarlamentare degli euroscettici dell’EFDD (Europa della Libertà e della Democrazia Diretta) e aderire al gruppo europarlamentare dell’ALDE (Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa), ossia lo stesso gruppo dei Radicali, dei Liberali e del Centro Democratico, sostenitore dell’Unione Europea e dell’Euro, dell’ideologia Gender e dell’immigrazione incontrollata. Gli iscritti hanno votato a favore della proposta di Grillo con il 78,5%: questo è il vero volto del movimento di Grillo, oltre la protesta l’asservimento ideologico.
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La sovranità appartiene al popolo
Un Governo di non eletti, tenuto insieme in qualche modo da un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale, ha tentato di forzare la mano proponendo una modifica della legge fondamentale dello Stato, in barba a tutti i principi e le prassi istituzionali. Continua la lettura di La sovranità appartiene al popolo
Aggiorniamo la Costituzione: L’Italia è una Repubblica che promuove e difende la vita e la famiglia.
Vogliamo veramente uscire dalla crisi? E allora dobbiamo aggiornare la nostra Costituzione. I padri fondatori scrissero che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, dando per scontato che il lavoro non fosse il fine, ma il mezzo per garantire a tutti gli italiani di formare una famiglia, di diventare padri e madri e di poter garantire un sostentamento dignitoso. Continua la lettura di Aggiorniamo la Costituzione: L’Italia è una Repubblica che promuove e difende la vita e la famiglia.
LE AGGRESSIONI A COLONIA E IL RICORDO DELLE “MAROCCHINATE”
“Rosetta non era svenuta. E tutto quello che era successo, lei lo aveva veduto con i suoi occhi e sentito con i suoi sensi”. Così Alberto Moravia, con il suo libro “La ciociara” pubblicato nel 1957, documenta il fenomeno delle “marocchinate”.
E’ l’ultimo atto della battaglia di Cassino. La valle del Liri è ancora lo scenario dove avvengono gravissimi scontri tra l’esercito anglo-americano e quello tedesco.
Da 4 mesi, gli anglo-americani tentano con furiosi bombardamenti di sfondare la linea Gustav: 230 Km di barriera difensiva dal Tirreno all’Adriatico, voluta da Hitler per fermare l’avanzata alleata.
È l’aprile del 1944 entrambi gli eserciti sospendono gli scontri. Per riprendere a combattere si attende la buona stagione.
“Tutti si aspettavano cose straordinarie da questi alleati, appunto come dai santi”. Ma la guerra non è finita. Gli alleati non riescono a spezzare la resistenza tedesca sulla linea Gustav all’altezza di Cassino. Allora decidono di cambiare strategia, cercano di passare per i monti Aurunci.
Il generale Clark che è a capo della quinta armata americana si affida al generale Juin, perché nella zona è più opportuno inviare truppe di montagna anziché divisioni corazzate.
Oltre 110.000 soldati francesi e truppe coloniali, marocchini, algerini, tunisini. Sono gli uomini del C.E.F., il corpo di spedizione francese guidato dal generale A. Juan.
Ai suoi ordini anche 12.000 Goumiers, truppe militari marocchine, arruolate e addestrate sulla montagna dell’Atlante, in Marocco.
Il piano del generale Juin scatta alle 23.00 di Giovedì 11 Maggio del 1944.
1.600 cannoni cominciano a bombardare le postazioni tedesche; 45 minuti dopo le truppe di Juin attaccano il monte Faito, nel cuore dei monti Aurunci.
Le truppe coloniali a seguito degli alleati iniziano a saccheggiare, a rubare, a devastare, a uccidere e a violentare. Come scrive Sagnotti nel suo articolo “Aspettavano i liberatori ma arrivò l’inferno”. Si tratta di “gente comune, colpevole solamente di trovarsi al momento sbagliato nella propria casa, mentre erano in atto pulizie etniche, saccheggi, violenze e stupri di ogni genere, compiuti sotto bandiere e vessilli di “liberazione”.
Viene naturale fare un paragone tra Rosetta e le oltre 35 donne che durante la notte di Capodanno sono state stuprate presso la stazione centrale di Colonia, il 31 Dicembre scorso.
La polizia, in Germania, sta indagando e ha parlato di «crimini di una dimensione completamente nuova»: il capo della polizia di Colonia Wolfgang Albers ha parlato di attacchi di gruppo e di circa mille uomini coinvolti.
In Slovacchia “niente più profughi musulmani” e il governo dichiara: “Non vogliamo che accada anche in Slovacchia qualcosa di simile a quel che è successo in Germania”.
Quella in atto non è una semplice immigrazione, ma un’invasione pianificata!
La Romania dice NO alle unioni omosessuali
Esattamente un mese fa, il 9 dicembre 2015, la Romania ha detto un chiaro e definitivo NO alla proposta di legge che intendeva legalizzare una sorta di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Già nel 2013 avevano tentato di introdurre il “matrimonio” omosessuale ed era stato bocciato. L’attuale proposta di legge presentata nell’aprile 2015 dal deputato Remus Cernea-Florinel del Partito dei Verdi Verzii è stata respinta il 9 dicembre 2015 con una maggioranza schiacciante di 292 voti contro 2 e un solo astenuto. L’ennesima nazione europea che dice un forte NO al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, ma giornali e tv italiane non hanno detto nulla, non una sola riga, non una sola parola. Siamo consapevoli di vivere sotto un regime, in cui il pensiero unico gender-omosessulista sia l’unico ammissibile. Italia Cristiana si batte da anni in difesa della Famiglia naturale e continuerà a farlo. Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto per crescere e opporci fermamente a questa deriva relativista che ormai unisce tutti i partiti.
Fabrizio Verduchi
Gli Sloveni dicono NO alle adozioni e ai matrimoni omosessuali
Nel 2012 gli sloveni avevano detto un forte NO all’equiparazione tra il matrimonio naturale tra un uomo e una donna e l’unione omosessuale. Ma sappiamo come certi lobby di potere cercano di andare contro la volontà e sovranità popolare pur di far passare queste leggi e così a marzo di quest’anno in Slovenia il Governo di centro-sinistra guidato da Miro Cerar aveva approvato una legge che voleva equiparare le unioni omosessuali al matrimonio tra un uomo e una donna con il fine ultimo di far adottare i bambini alle coppie omosessuali. Oggi, 20 Dicembre 2015, con un referendum, i sloveni hanno ribadito il loro NO ai matrimoni omosessuali, NO alle adozioni omosessuali con un 63% dei voti validi. L’Europa dei Popoli resiste in difesa della Famiglia, difendiamola anche noi!
Fabrizio Verduchi
GIANNA JESSEN PARLA ALL’OLANDA
Sabato 12 Dicembre 2015 si è tenuta presso l’Aia l’annuale Marcia per la Vita.
Alle 14.00 in punto la Marcia silenziosa ha attraversato il centro dell’Aia passando dinnanzi al Palazzo del Parlamento. Secondo gli organizzatori “Mars voor het Leven” erano presenti circa 2.500 persone.
Ospite d’onore: Gianna Jessen, “la ragazza di Dio” ( “I’m His girl!”) come si autodefinisce.
Prima di parlare della sua esperienza come sopravvissuta all’aborto salino, “la ragazza dura a morire” precisa: << So che ci sono delle comunità Pro life che vogliono separare l’aborto e Dio. Ma l’unica via perché la vita trionfi sulla morte è Gesù! (“But the only way to have life overcome death is Jesus!”).
Cosa disse la Beata Madre Teresa di Calcutta sulla testimonianza di Gianna Jessen: “Dio sta usando Gianna per ricordare al mondo che ogni essere umano è prezioso per Lui. È bello vedere la forza dell’amore di Gesù che Egli ha riversato nel suo cuore. La mia preghiera per Gianna, e per tutti quelli che la ascoltano, è che il messaggio dell’amore di Dio ponga fine all’aborto con il potere dell’amore”.
Riportiamo il breve intervento di Gianna Jessen, tenuto in occasione della Marcia per la Vita del 12/12/2015 in Den Haag.
GLI OLANDESI SCENDONO IN PIAZZA PER DIRE SÌ ALLA VITA.
Nella giornata di sabato 12 Dicembre, nel centro della capitale (sede del Governo), L’Aia , si è tenuta l’annuale Marcia per la Vita.
La manifestazione è passata vicino ai luoghi istituzionali e ha scandito forte la necessità di rispetto e tutela per la vita di ogni essere umano. Numerosi i partecipanti dal resto d’Europa.
Prevista per ieri, domenica 13 Dicembre, alle ore 16.00, a Duivendrecht, vicino Amsterdam, la testimonianza di Gianna Jessen, sopravvissuta ad un aborto salino.
Nella pagina facebook di Gianna possiamo leggere, da subito, le prime impressioni, decisamente positive, sulla giornata dedicata alla Marcia:
<the March for Life in The Hague! and the very non-demonstrative Dutch, shouted ” Victory!” just for me. haha. i just marched with these great people for an hour >.
Nel corso della settimana vi terremo aggiornati sugli sviluppi dell’evento.
Nel cuore dell’Europa comandano massoni e terroristi.
«Bruxelles un tempo antica città di tradizione cattolica oggi è sede della Commissione Europea e del Consiglio dell’Unione Europea e ha un quartiere totalmente in mano agli islamici dove vige la legge della sharia e nemmeno la polizia entra. Ricapitolando nel cuore dell’Europa comandano massoni e terroristi.
Mi chiedo quanto attendano ancora i cattolici per svegliarsi da questo sonno di tiepidezza?»(Fabrizio Verduchi, Presidente Italia Cristiana)