Sia il centro-destra che il
centro-sinistra difendono la "legge" 194 (aborto)
definendola “legge giusta e di libertà”, noi ne
chiediamo l’immediata abolizione, perché non si è mai
liberi di uccidere un innocente, una società che uccide
i propri figli è una società malata, come ci ha
insegnato S.S. Giovanni Paolo II: «L'aborto
e l'eutanasia sono dunque crimini che nessuna legge
umana può pretendere di legittimare. Leggi di questo
tipo non solo non creano nessun obbligo per la
coscienza, ma sollevano piuttosto un grave e preciso
obbligo di opporsi ad esse mediante obiezione di
coscienza. Fin dalle origini della Chiesa, la
predicazione apostolica ha inculcato ai cristiani il
dovere di obbedire alle autorità pubbliche
legittimamente costituite (cf. Rm 13, 1-7; 1 Pt 2,
13-14), ma nello stesso tempo ha ammonito fermamente che
"bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini" (At
5, 29). (…) Nel caso quindi di una legge intrinsecamente
ingiusta, come è quella che ammette l'aborto o
l'eutanasia, non è mai lecito conformarsi ad essa, "né
partecipare ad una campagna di opinione in favore di una
legge siffatta, né dare ad essa il suffragio del proprio
voto"». (Evangelium Vitae §73). Quindi la propaganda
elettorale e ideologica di alcuni partiti e
parlamentari, che in questo periodo vanno cercando il
voto dei cattolici, definendosi pro-vita e
contemporaneamente difendendo o non attaccando la “194”
è semplice demagogia che non salva la vita a nessun
bimbo stretto nella morsa omicida dell’aborto.
Il Presidente
Fabrizio Verduchi
|