Mi sono sempre chiesto, regimi totalitari come nazismo e comunismo, in che modo avessero potuto instaurarsi. Non c’era una reazione, un baluardo, una comunità che fermasse l’ascesa del male? Mi chiedevo sempre, ma il popolo, le persone comuni, quelle per bene, cosa facevano? L’ho capito oggi. Molti sono stati complici. Condividevano le scelte discriminatorie e violente del regime per convenienza. Altri erano semplicemente legalisti senza coscienza, c’erano pseudo-leggi emanate dal regime e dovevano essere rispettate, non si ponevano il problema se fossero giuste o ingiuste, per loro erano leggi dello stato. Come ha scritto chiaramente Solženicyn in Arcipelago Gulag «È lecito eseguire ordini affidando ad altri il peso della propria coscienza?» Noi sappiamo, senza ombra di dubbio che non sia lecito.
Quanto è importante il ruolo della nostra coscienza in ogni nostra azione, in ogni momento. Una coscienza ben formata, non solamente per il Bene di noi stessi, ma per quello di tutta la comunità. Oggi troppi agiscono senza coscienza, o semplicemente ce l’hanno deformata dalle ideologie o dal proprio tornaconto personale, oppure affidano ad altri il peso della propria coscienza.
Dio ce ne chiederà conto, se abbiamo agito secondo coscienza e se ci siamo adoperati affinché la nostra coscienza fosse rettamente formata.
Fabrizio Verduchi